Parlare di cioccolato al giorno d’oggi è veramente importante infatti risalire all’origine di questo prodotto fa fare un salto a ritroso nel tempo. Grazie alla scoperta del Nuovo Mondo da parte degli Spagnoli si ebbe una straordinaria conoscenza di generi alimentari nuovi tra questi la “Xocoàtl”, un prodotto che gli abitanti del luogo ricavavano dai semi di cacao e di cui essi avevano un gran riguardo poichè era un alimento in grado di dare forza e vigore ma era anche indice di ricchezza e benessere.
Gli Aztechi ottenevano questo preparato macinando i semi di cacao su di uno strumento chiamato “Metate”, una pietra ricurva poggiata su due basamenti trasversali, usando uno speciale mattarello anch’esso di pietra. La pasta di cacao così ottenuta veniva poi mescolata con altre spezie ed il tutto veniva sfregato sul “Mentate” fino a quando il composto non si induriva. Fu proprio durante la dominazione Spagnola in Sicilia che venne introdotta la lavorazione del cioccolato così come l’avevano appresa loro da quel antichissimo popolo così tanto lontano da noi.
Esistono due principali metodi di raffinazione del cioccolato il primo “ A Freddo”, il quale permette di mantenere una temperatura tale da non far sciogliere i cristalli di zucchero e non prevede il “Concaggio”, mentre il secondo è proprio di “Concaggio”. Il prodotto viene messo in speciali contenitori dette appunto “conche”, dove l’impasto viene amalgamato per ore o per giorni a seconda dei cioccolati e del grado di acidità desiderato, ottenendo una pasta fluida, priva di umidità relativa e di acidi volatili, conferendo al cioccolato la sua definitiva personalità.